Il gatto casalingo
Come rendere felice un gatto che vive in casa, secondo Vicky Halls
Il gatto dà il meglio di sè in un ambiente stimolante e in un territorio ricco di prede adatte, ed è indubbio che non è sempre possibile fornirgli la casa ideale.
Il “gatto casalingo” vive in un mondo microscopico; tutto resta identico intorno a lui. Offriamo ai nostri gatti casalinghi un ambiente sicuro dal punto di vista materiale, ma è nostro dovere anche garantire loro la salute mentale.
Se il padrone durante il giorno lavora, il gatto passa molte ore da solo, cosìcchè bisogna provvedere a tenerlo occupato con qualcosa di non interattivo. E’ importante ricordare che “arricchimento ambientale” significa permettere all’animale di avere comportamenti naturali in un ambiente artificiale.
Il gatto è in grado di cacciare, andare in cerca di cibo, arrampicarsi ed esplorare anche solamente con qualche scatola di cartone ed un po’ di immaginazione.
Se si distribuiscono in vari punti della casa ciotole con il cibo, il gatto, anzichè fare la solita visita alla ciotola in cucina, si “conquisterà” il cibo. Quando si pensa a quale sforzo e quanta energia mentale occorrano per cacciare, uccidere e mangiare un topo, si capisce quanto poco gratificanti siano le ore del pasto per un gatto casalingo.
Arrampicarsi è molto importante per un felino e, se si crea uno spazio tridimensionale, si aumenta l’area per lui abitabile. Ove possibile, si dovrebbe consentire l’accesso a scaffali, armadi e credenze alti, che rappresentano belle piattaforme dove l’animale può riposare e guardare l’ambiente intorno. Siccome in natura i gatti dormono molto, bisogna che abbiano a disposizione diversi angoli appartati e privati adatti al riposo.
Liberamente tratto da Cat Confidential di Vicky Halls, veterinaria specializzata nella cura e nella prevenzione dei comportamenti anomali nei gatti.