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L’alimentazione del gatto. Cibo umido contro cibo secco.

8 giugno 2010

I cani mangiano, i gatti pranzano. A. Taylor

cuccioli norvegesi

Blue Lynx Charlotte Dod

Sono state fatte moltissime ricerche sul gusto, l’odore e la consistenza del cibo commerciale per gatti. Una forma o una dimensione particolare di crocchette è più allettante per un gatto di un’altra ? Quanto è importante la consistenza ?

Un certo numero di fattori influenzano la percezione del gatto di ciò che è “delizioso”, inclusi l’odore, il sapore, la consistenza e la temperatura. Il senso dell’odorato del gatto è estremamente sensibile in paragone al nostro e l’odore del cibo gioca un ruolo significativo nell’indurlo a mangiare. Se il cibo ha l’odore giusto il gatto può mangiare anche un cibo relativamente poco valido sotto altri punti di vista. I fattori più importanti per i gatti sono senza dubbio l’odore ed il sapore. I gatti sentono l’amaro, il salato e l’aspro, ma non il dolce. Anche la consistenza del cibo è importante, perchè i gatti lo strappano prima di inghiottirlo piuttosto che masticarlo. Anche la temperatura gioca un suo ruolo: ai gatti il cibo piace di più a temperatura corporea (ossia a circa 35°), poichè è a quella temperatura che si sentono tutte le sfumature del gusto.

Qualunque cosa facciate al cibo e qualunque tipo ne offriate al vostro gatto, il suo gusto sarà influenzato sia da fattori genetici sia da fattori acquisiti: varierà ad esempio a seconda dei tipi di cibo che ha assaggiato e a qualunque reazione avversa avuta in passato nei confronti di un detrminato tipo di cibo.

Ci sono talmente tante cose che possono influenzare le abitudini alimentari di un gatto che è soprendente che alcuni trovino le condizioni giuste per mangiare. Il luogo dove è posizionata la ciotola potrebbe essere troppo affollato, vicino ad una rumorosa lavatrice o esposto alla vista del gatto del vicino. Fattori psicologici come l’età e la salute possono influenzare l’appetito, così come lo stress del rifugio, dell’ospedalizzazione, del trasloco o della coabitazione con altri gatti.

Una volta che siamo sicuri che il nostro gatto sta bene ed è felice, possiamo decidere, considerando quanto detto in precedenza, che tipo di dieta vorremmo che seguisse.

I pro e i contro del cibo umido

C’è parecchio dibattito in corso sui benefici del cibo in scatola rispetto al cibo secco, ma generalmente le varietà umide di prima qualità vengono considerate migliori per il loro minore contenuto di carboidrati e maggior contenuto di acqua e proteine. Purtroppo il cibo umido è anche molto costoso, meno comodo e può sporcare e puzzare di più. Durante i mesi caldi, poi, il cibo umido va a male facilmente e attrae le mosche, perciò limita il numero di modi in cui si può dar da mangiare al gatto senza sprechi e senza avere la casa piena di mosconi. I gatti con malattie urinarie o con patologie delle vie urinarie traggono senza dubbio dei benefici da una dieta umida, perchè hanno bisogno di un maggior contenuto di acqua nel cibo.

Aspetti positivi

– Quantità limitata di carboidrati rispetto al secco;

– quantità di acqua più adeguata;

– orari fissi dei pasti;

– più facile per gatti senza denti;

– si avvicina di più alla consistenza e all’umidità di una preda naturale;

– facile da mescolare con le medicine;

– il forte odore incoraggia ad alimentarsi i gatti malati con un debole olfatto;

– il volume riduce il rischio di sovralimentazione e aiuta le funzioni intestinali.

Aspetti negativi

– Va a male in fretta;

– più costoso;

– l’odore cattivo del cibo causa cattivo odore delle feci;

– poca flessibilità nell’orario dei pasti;

– favorisce l’accumulo di tartaro sui denti.

I pro e i contro del cibo secco

Il cibo secco di alta qualità è appetibile e facile da somministrare. Consente al padrone di essere flessibile con gli orari dei pasti e di far divertire il gatto. La consistenza dei croccantini aiuta a ridurre il tartaro sui denti e questo riduce solitamente il numero di visite dal veterinario per problemi dentali se viene dato come unico cibo. Tuttavia è importante assicurarsi che il gatto beva una quantità d’acqua sufficiente a compensare la mancanza di umidità nel cibo. Il cibo secco è spesso ad alta densità di calorie, perciò, insieme agli alti livelli di carboidrati, aumenta il rischio di obesità. Le diete con cibo secco sono anche state imputate in passato di causare disturbi delle vie urinarie. Il moderno cibo secco è stato formulato proprio per aiutare a prevenire tali problemi, ma la chiave per una vescica sana è assicurarsi che il vostro gatto beva acqua a sufficienza.

Aspetti positivi

– Basso costo;

– comodità;

– non va a male perciò può essere lasciato nella ciotola tutto il giorno;

– flessibilità degli orari dei pasti;

– nessun odore;

– previene la necessità di cure dentali;

– riduce le dimensioni della produzione di feci.

Aspetti negativi

– Lo scarso volume può portare a costipazione;

– necessità di assicurarsi che il gatto beva acqua sufficiente;

– difficile mischiare le medicine con i croccantini;

– rischio di obesità dovuto alla densità di calorie e ai livelli di carboidrati;

– può portare a rigurgito se grosse quantità vengono ingoiate velocemente.

Molte persone autorevoli intervengono con veemenza e convinzione, illustrando punti di vista del tutto opposti. Perciò, se il vostro gatto non deve seguire, per necessità fisiologiche, una particolare dieta, io vi suggerirei di puntare sul “compromesso definitivo”.

Il compromesso definitivo

– cibo secco in contenitori che stimolino la mente del gatto, disponibili per tutto il giorno per stuzzicanti opportunità di nutrimento;

– cibo umido somministrato come piccolo gustoso pasto due volte al giorno;

– offerta di un’ampia gamma di prodotti, per evitare l'”assuefazione” o la noia;

– contenitori d’acqua e fontanelle per animali domestici sempre riforniti, lontano dalle ciotole di cibo, per in coraggiare il gatto a bere;

– dare il giusto ammontare giornaliero per regolare il peso e garantire la salute del gatto;

– offire occasionalmente un premio, ma tenendo conto del suo contenuto calorico.

Tratto da Vicky Halls, La Bibbia del gatto, L’ultima parola sul mondo felino.

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