L’alimentazione del gatto. Le diete a base di carne cruda
Cosa consiglia il veterinario
The cat food. Diets based on raw meat. What should the veterinarian.
La dieta della “carne cruda” consiste in ossa da spolpare o pezzi di carne macellata accompagnata da avanzi della tavola, cotti e crudi, e un costante approvvigionamento di acqua fresca.
Il cibo raccomandato per questo metodo di alimentazione include:
– pezzi di pollo e tacchino
– sottoprodotti del pollame, incluse teste, colli e ali
– pesci interi e teste di pesce
– animali interi, inclusi ratti, topi, conigli, pesci, polli, galline, quaglie
– interiora, inclusi polmone, fegato, cuore, trachea e stomaco.
Il cibo crudo dovrebbe essere sempre somministrato fresco. Nei mesi caldi è possibile dare da mangiare al gatto solo una volta, la sera quando è più fresco. I fautori di questa dieta raccomandano di dare gli avanzi, crudi o cotti, in proporzione di non più di un quarto della dieta totale e frullati per aiutare la digestione.
Bisogna evitare di utilizzare:
– ossa corte
– troppa carne di muscolo
– troppe verdure
– piccoli pezzi di ossa
– alimenti con eccessivo contenuto di amido
– aggiunte di minerali e vitamine
– cipolle e cioccolato
– alimenti trattati
– noccioli della frutta
– latte.
Questo regime dietetico è foriero di problemi diversi, e bisogna tener conto che:
– Molti gatti si rifiutano di passare a una dieta cruda.
– I gatti con patologie dentali o disallineamento della mascella possono trovare difficoltà nel consumare carne cruda.
– E’ necessario somministrare un’ampia varietà di carni per evitare eccessi o carenze nocive.
– le interiora non devono superare il 50% della dieta.
– Alcune specie di pesce non dovrebbero essere somministrate sistematicamente.
– Alcune specie di pesce dovrebbero essere evitate del tutto, come ad esempio la carpa che può causare carenza di vitamina B1.
– Non va somministarata carne di maiale: c’è il rischio di infezione da parassiti.
– Non va somministrata cacciagione per lo stesso motivo.- Occore distruggere i parassiti, tenendo congelati gli alimenti per almeno venti giorni (anche se in questo modo non si può offrire la carne “fresca” come raccomadato).
– Occorre tenere sotto controllo l’igiene per evitare infezioni da parassiti.
– Esporre il vostro gatto ad alcuni batteri presenti nella carne cruda potrebbe costituire un grosso problema.
Se avete lo stomaco per questo tipo di pasti, e il vostro gatto li accetta, tenete presente che questo sarà un vero impegno per voi sia in termini di tempo che di organizzazione domestica. Con questa dieta risulta problematico l’uso della ciotola, si raccomanda quindi di cibare il gatto all’esterno o su un pavimento facile da pulire, poichè il cibo verrà trascinato dappertutto mentre il gatto lo consuma.
L’alternativa alla dieta riogrosamente naturale, più accessibile e che trova più facilmente il consenso dei gatti e dei padroni è quella basata sulla carne di muscolo e organi (carne per il consumo umano) integrata con una varietà di ingredienti che può essere acquistata in forma premescolata. Il produttore di queste formule però raccomada l’integrazione con prede intere, perchè questo tipo di dieta è costituita da carne morbida che non richiede, per essere consumata, masticazione o strappi. Se il vostro gatto non è tipo da procurarseli in giro, sarete voi a dargli del pollo vecchio di un giorno o dei colli di gallina.
Ci sono comunque ragioni molto forti e sensate a favore della dieta della carne cruda. Io condivido completamente le preoccupazioni espresse dai fautori di questa dieta circa l’elevata quantità di carboidrati nella maggior parte dei cibi preconfezionati, e nessuno di noi è felice nell’uso degli additivi chimici, dei coloranti e dei conservanti, nonostante i produttori sostengano che sono sicuri in piccole quantità. La mia principale riserva è sul come mettere in pratica questa dieta. Ci sono moltissime cose da ricordare per assicurarsi che questo tipo di alimentazione sia bilanciata. La maggior parte di gatti poi dovrà essere convinta attraverso un processo lungo e tortuoso a passare dal cibo preconfezionato alla dieta cruda, e alcuni potrebbero non accettare affatto il cambiamento. Credo inoltre che i produttori per cibo per animali abbiano fatto meraviglie negli ultimi dieci-quindici anni producendo una varietà di prodotti per alleviare i sintomi di certe malattie e prolungare la vita di cani e gatti che ne soffrono (d’altronde sono certa che i fautori della carne cruda controbatterebbero che proprio la dieta seguita dall’animale fino a quel momento può aver causato molte di queste malattie). E questi vantaggi sarebbero molto difficili da riprodurre in una dieta con sola carne cruda.
In definitiva non ci sono prove scientifiche, ma solo un “sentito dire”, a supporto della tesi secondo cui una dieta di carne cruda sia preferibile a prodotti rigorosamente testati, completi e bilanciati.
Tratto da Vicky Halls, La Bibbia del gatto, L’ultima parola sul mondo felino, 2008.