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Ambra. Dai primi lavori fino al riconoscimento del colore con la F.I.Fe

19 dicembre 2010

Amber. From early works to the recognition of color with the FIFe

Snorre von der Gehlen Bieke

Il primo matrimonio-test

Presso l’allevamento svedese Kattbossens, Ludmilla (registrata “cinnamon”) fu unita ad un maschio somalo fawn ticked e l’unione generò due femmine ticked, nere e blu. Questo matrimonio ha storicamente provato che i gatti ambra non sono nè “cioccolato” nè “cinnamon” e scarta ugualmente la possibilità di un nuovo allele mutato al posto del locus Brown, ipotesi non trascurabile poichè esiste nel regno animale una grande variabilità di pigmento eumelanico (codificato dal gene Brown), che va dal nero al beige.

I gatti ambra sono dunque geneticamente neri e un allele indipendente della serie Brown trasforma il mantello nero. Questo è stato confermato dopo il depistaggio molecolare della serie degli alleli B presso un Norvegese X-Color, omozigote {BB}.

I matrimoni-tests seguenti

Anche se la presenza del ticked nei cuccioli attestava la paternità, gli oppositori avanzarono l’idea che il matrimonio era stato falsato, cosa che portò ad altri matrimoni test. Kalahari vom Arlesbrunnen (registrato “cinnamon”) unita ad un sacro di Birmania “cioccolato” diede alla luce 4 cuccioli, 3 neri e uno blu, tutti mackerel o blotched. In più di rafforzare le conclusioni precedenti, questo risulatato scartò l’ipotesi di una nuova mutazione sul locus C. Un matrimonio fu condotto in F1 tra due black blotched {(Aa) (Bb) (Cc) (ss) (tt) (Ee)} e generò: 2 cuccioli black blotched, 1 seal point blotched e bianco, 1 cioccolato e bianco e 1  blanc, 1 X-Color blotched e bianco, risultato in accordo con ciò che era prevedibile. L’origine del medaglione e dei guantini bianchi risale al nonno, Sacro di Birmania di cui si sa oggi che la trasmissione dei guanti è recessiva e nominata locket.

Le analisi microscopiche

Questo studio microscopico anche se apporta degli elementi interessanti deve essere analizzato con precauzione. In effetti, il protocollo non è conosciuto, non si conosce il numero di individui su cui si è basato, quale fosse il loro colore (tabby o no, silver o no …), dove sono stati prelevati i peli e a che età. In più nessuna informazione è disponibile concernente l’identità dei gatti, dunque lo studio genealogico è impossibile. L’analisi microscopica ha riportato un’organizzazione inabituale degli stati pigmentari nel pelo ambra tabby: una radice, color crema e lunga, rappresentante un terzo della lunghezza, una lunga banda arancio-marrone, una banda marrone tendente al nero, talvolta un tip trasparente.

I mantelli ambra non-agouti

La lunga radice rossa avrebbe potuto corripsondere sia all’allele Wb (associato a dei poligeni, ma l’ipoptesi del golden shaded è stata rapidamente scartata), o a una completamente nuova mutazione del locus Agouti, associato al gene del tip trasparente. Fino al 2002, tutti gli allevatori si meravigliavano ma rimanevano convinti che l’ambra esistesse solo sui mantelli tabby. E’ solamente dopo la nascita di un cucciolo all’apparenza black tabby nato da due genitori ambra tabby (dal muso rosa) presso l’allevamento Xanthoria’s, che nacquero i primi dubbi. E’ in questo contesto che Aragon aus Brötzingen all’apparenza black tabby alla nascita (09/06/02) fu ufficialmente registrato ambre non-agouti alla F.IFe. Fu il primo su carta, ma numerosi altri lo avevano preceduto ed erano stati registrati come ambra tabby : Tailor Hill’s Cupido fu il primo, poi Tailor Hill’s Dione, Kattbossens Imelda … Numerosi matrimoni-tests poi il depistaggio genetico per la serie Agouti hanno confermato l’esistenza del mantello ambra unito: i Norvegesi ambra con il naso rosa sono tabby {AA} o {Aa} e quello con il naso nero sono tutti  {aa}. L’allele ambra non è dunque una nuova mutazione del locus A.


Traduzione di Francesca Barenghi dai testi del veterinario Marc Peterschnitt.

Si    ringrazia vivamente l’amico Marc Peterschnitt per la  concessione ad utilizzare le notizie scientifiche contenute nel nostro  testo.

Per ogni informazione supplementare, rimando al suo sito.

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