I cuccioli e … il gioco
Non c’è alcuna necessità di insegnare ai gatti come divertirsi poichè essi sono dotati di ineffabile ingegno in questa arte. J. Mason
L’esercizio fisico per il gattino è fondamentale per una crescita armoniosa, sia fisica che comportamentale.
Giocare gli permette di scaricare energie in modo costruttivo, tonificando la sua muscolatura, e imparando molto di quanto gli servirà per vivere.
I cuccioli mostrano un’indole giocosa fin dal momento in cui aprono gli occhi e iniziano a muoversi intorno alla cuccia. Il gioco è una parte fondamentale dello sviluppo dell’animale e imita le abilità utilizzate nel comportamento predatorio e sociale. Molti dei giochi che ama il gattino sono delle simulazioni di un’attività di caccia, dove il giocattolo è spesso identificato con la preda. I gattini lottano l’uno contro l’altro e si avventano sugli oggetti come fossero prede.
I giochi preferiti sono quelli che gli pemettono di arrampicarsi, di appollaiarsi, di saltare, di affilare gli artigli e di giocare con oggetti che si muovono, che sono appesi, che girano. In “nome del gioco” presto imparano ad inibire i morsi e le entusiastiche lotte tra fratelli se diventano troppo violente vengono riportate all’ordine.
Spesso noi umani interveniamo a questo punto nel modo sbagliato, incrementando comportamenti fortemente aggressivi, usando le mani per afferrare e rovesciare un gatto in un attacco frenetico. Il gioco diventa una sequenza agitata e violenta …
Alla fine il gattino termina il gioco non avendo appreso nulla su quali siano i limiti del comportamento accettabile. Diventando adulto, il gatto avrà come potenziali obiettivi le mani e i piedi degli uomini. Ecco allora che il gatto viene catalogato come “psicotico”.
L’aggressività nel gioco si può facilmente evitare, basta assicurarsi che il corpo dell’uomo non entri mai a far parte del gioco dell’animale.
Tratto da Vicky Halls, Cat detective.