Come scegliere l’allevamento felino. Alcuni consigli per orientarsi bene. 4. Il pedigree
Quando il mondo ebbe inizio, il sole creò il leone e la luna il gatto. Antica credenza greca
Mi è spesso capitato di leggere sui siti di vari annunci per animali: “gatto norvegese senza pedigree vendesi a 300 euro”. Cosa c’è che non va in questo annuncio, visto che il prezzo sembrerebbe anche buono? C’è tutto che non va !
Cerchiamo di chiarire cosa è il pedigree, a cosa serve e quali sono i suo costi per un allevatore.
Il pedigree è la “carta d’identità” del gatto (e non un titolo nobiliare), l’unico documento che ne attesta la provenienza e che ne qualifica l’origine come “gatto di razza”. Senza quel documento, il “gatto norvegese” dell’annuncio non può definirsi tale !
Il pedigree è un documento emesso dalle Associazioni Feline, gli unici enti che possono certificare le origini del gatto. Sul pedigree di solito vengono riportati: il nome del gatto, il sesso, la data di nascita, il colore, il numero di registrazione, l’indicazione relativa al numero dei cuccioli presenti nella cucciolata, il nome dell’allevatore, l’affisso dell’allevamento, i nomi del padre e della madre del cucciolo, con i rispettivi dati anagrafici, il loro colore e la linea di discendenza, fino a 4 o 5 generazioni, con tutte le indicazioni di colore per ogni gatto.
Generalmente l’allevatore è tenuto a denunciare la nascita della cucciolata al Libro Origini della propria associazione in tempi che possono variare da 30 a 4o giorni dopo la nascita (denuncia di nascita) e, successivamente, a richiedere i pedigree dei cuccioli.
Perché il pedigree è così importante ?
Il pedigree è l’unico modo che abbiamo per poter dire che un certo gatto è di razza; infatti a questo scopo non può venir usato nessun’altro documento, nè una dichiarazione di un veterinario, nè quella di un sedicente “esperto” della razza.
Se il gatto ha il pedigree è di razza, altrimenti no.
Un gatto senza pedigree, anche se nato da genitori con pedigree, non può e non è considerato di razza da nessuna associazione felina e da nessun allevatore serio, non potrà partecipare ad esposizioni feline pur avendone tutti i requisiti se non come “gatto di casa”.
Ma il pedigree è importante anche per altri motivi: “leggere” il pedigree è per gli allevatori di fondamentale importanza, perché solo attraverso questo documento è possibile conoscere le linee di sangue che sono dietro ai gatti, studiarne pregi e difetti e conseguentemente poter pianificare la propria attività di selezione della razza.
Ma quanto costa il pedigree?
Arriviamo al punto dolente. Molti “pseudoallevatori” fanno credere ad incauti acquirenti che il costo del cucciolo con pedigree potrebbe lievitare anche di 200-300 euro. In realtà spesso costoro non possiedono affatto il pedigree dei loro gatti: fanno riprodurre gatti non di “razza pura”, cercando di “far passare” i loro cuccioli come puri gatti norvegesi delle foreste.
In media, un pedigree emesso dalle Associazioni Feline in Italia costa circa 15 euro per i soci con affisso, circa 20 euro per i soci senza affisso. Non prestate fede a chi indica altre cifre, anche perchè è sufficiente consultare i vari siti delle Associazioni feline che emettono pedigree e verificare da soli le tariffe.
Quando uno “pseudoallevatore” vi dice che il pedigree costa 200-300 euro, non credetegli e chiedete che vi venga rilasciato il pedigree per il cucciolo che state acquistando. Se l’allevatore l’allevatore continua a tergiversare è meglio per voi cambiare allevamento.
Posso comprare un gatto di razza senza pedigree ?
Non comprate MAI un gatto di razza senza pedigree. In questo modo, per tutte le ragioni sopra esposte, state semplicemente comprando un “gatto di casa”.
Alcune volte gli allevatori vendono senza pedigree perché per avere il pedigree per un cucciolo è necessario aver fatto prima la denuncia della cucciolata. Se la cucciolata è nata da una gatta troppo giovane (solitamente sarebbe bene che la mamma avesse almeno 10 mesi di età) o da una gatta che ha avuto due gravidanze ravvicinate (sono permesse 3 gravidanze nell’arco di 24 mesi) o ancora da accoppiamenti non permessi, l’allevatore preferirà non denunciarla perché in questo modo sarebbe passibile di richiami.
Semplicemente, non comprate ! Certo, è facile imbattersi in “allevatori” che fanno vivere in gabbia i loro gatti, sfruttandoli facendo fare alle proprie femmine moltissime cucciolate solo per guadagno, che non danno loro adeguata assistenza sanitaria e un ambiente idoneo dove vivere. Per fortuna, accanto a questi commercianti ci sono anche tanti allevatori onesti, che nutrono un profondo amore per loro gatti, e che lavorano con passione esclusivamente nel benessere degli animali.
E’ proprio a questi allevatori che bisogna rivolgersi, se si decide di acquistare un gatto di razza !
E se la cucciolata proviene da un privato, e il costo è di 400/500 euro, viene consegnato anche il pedigree e il cucciolo è sano ?
Salve Leo, grazie per essere intervenuto.
Desidero premettere che anche un allevatore serio è un “privato”, nel senso che non si tratta di un negoziante: chi alleva con passione e serietà ha al primo posto il benessere e la salute dei prorpi animali (sia quelli che restano in allevamento che i cuccioli che vengono dati in adozione).
Per rispondere alla tua prima domanda, comunque, non è detto che chi vende cuccioli a 400-500 euro consegni anche il pedigree e per varie ragioni che ho esposto nell’articolo che tu hai letto, ma che ti riassumo brevemente:
1. i suoi gatti o anche solo uno dei suoi gatti non possiede il pedigree (e dunque pur essendo nato da norvegese, è come se fosse un gatto di casa)
2. fa riprodurre troppo spesso le sue gatte e dunque nessuna associazione felina gli emette i pedigree.
Veniamo alla seconda domanda: il cucciolo sarà sano ?
Questo dipende dalla coscienza di chi alleva: un cucciolo sano significa innanzitutto un gattino figlio di genitori sani, controllati regolarmente dal veterinario, seguito fin dalla nascita, nutrito con alimenti di prima qualità, che gli garantiscano un futuro lungo e sano.
Spesso chi pensa di “risparmiare” qualcosa, poi spenderà di più in spese mediche e, dal punto di vista emotivo, in preoccupazioni.
La scelta di un amico che ci accompagnerà per tanti anni vale molto di più di tutto questo; se si è scelto di condividere i prossimi anni con un norvegese delle foreste, vale la pena di affidarsi ad un allevatore serio e non cercare di risparmiare quei 100-200 euro, non incrementando il “commercio” di privati che si definiscono allevatori solo perchè hanno due gatti. Altrimenti si può optare per un delizioso cucciolo di gattino europeo.
Spero di esserti stata di aiuto nella tua scelta !
Francesca Barenghi
Allevamento Norvegesi delle Foreste Blue Lynx